Le vetrine di CP Company: un design creativo che racconta la collezione FW23
Per la stagione autunno/inverno 2023, le vetrine di CP Company a Milano sono state protagoniste della loro campagna promozionale. Il concept di questa iniziativa è stato curato da Jordi Van Der Oord, il noto direttore creativo specializzato in esperienze spaziali e digitali per marchi globali. La sua effettiva realizzazione è stata, invece, affidata a Manaly.
Il progetto prevedeva la creazione di installazioni artistiche dietro le vetrine di CP Company, ispirate ai materiali distintivi della collezione autunno-inverno 2023, con un approccio creativo e dinamico.
Continua a leggere l’articolo e scopri come abbiamo realizzato le quattro vetrine di CP Company!
Toob - Camera d'aria
TOOB è l'abbreviazione di Inner tube, ovvero camera d'aria in inglese. Su una base di cotone colorato viene stratificato un sottile doppio strato di poliuretano trasparente opaco. La leggera interazione tra questi due strati conferisce un aspetto gommato invecchiato, mentre la trasparenza del rivestimento esterno sulle cuciture completa l'effetto desiderato.
La prima delle quattro vetrine di CP Company è stata concepita prendendo spunto proprio da questa caratteristica. Sono state realizzate due strutture con profilo in alluminio, al cui interno è stato integrato un sistema di gonfiaggio e sgonfiaggio di tubi. L'insieme di queste componenti ha ricreato l'immagine di una camera d'aria, fornendo un dinamico sfondo per i capi d'abbigliamento.
Micro M - Terrarium
La Micro-M (R) rappresenta l'evoluzione contemporanea dell’iconico tessuto 50 Fili di C.P. Company. Questa innovazione sostituisce il tradizionale filato di cotone con una microfibra di poliestere idrofoba e il nylon con una versione appositamente riciclata.
Il concept del terrarium, realizzato all'interno dello store, si è ispirato direttamente al principio che sta alla base della Micro-M. La struttura è stata progettata attorno a due manichini che indossano i capi d'abbigliamento protagonisti del pop-up, e all'interno di questa struttura sono stati introdotti elementi naturali, come terra, sabbia e piante stabilizzate che si sposano con il concetto di sostenibilità dell’azienda.
CP Program_3 - Cardatura
C.P. Program_3 costituisce il terzo capitolo del progetto di C.P. Company, orientato alla ricerca di metodologie di produzione alternative e all'utilizzo di risorse naturali per minimizzare l'impatto ambientale nell'industria dell'abbigliamento. Questo laboratorio si concentra sull'eliminazione degli sprechi, promuovendo l'economia circolare, impiegando materiali di ricerca e riducendo la catena produttiva. Nel nuovo capitolo, C.P. Company esplora la lavorazione della lana vergine e del jersey in modo radicale per mettere in risalto le qualità naturali del filato puro e la texture grezza dei prodotti finiti.
La terza installazione rappresenta appieno questo concetto. Abbiamo ideato un impianto industriale dotato di rulli azionati da un motore, ingranaggi e catene. In cima e in fondo alla struttura, rulli cardatori tradizionali lavoravano la lana. Nel cuore dell'installazione, due rulli mostravano un’immagine in movimento, fungendo da sfondo per l'indumento esposto.
DUFFEL & JAQUARD - Arazzo
L'approccio distintivo di C.P. Company, che fonde innovazione tecnologica e sperimentazione estetica, si rinnova esplorando la possibilità di trasferire motivi Jacquard su tessuti in lana con i nuovi cappotti Duffel.
Questa tecnica è stata implementata sia nel tradizionale stile Montgomery, caratterizzato da raffinate chiusure con alamari e un design a strisce, che in una costruzione più contemporanea con cappuccio.
L'ultima delle vetrine di CP Company ha visto la creazione di un arazzo lavorato a maglia, ispirato ai motivi della collezione Duffel & Jacquard, posizionato come sfondo per i capi d'abbigliamento. Nel corso del tempo, l'arazzo si doveva sfilare. Per questo è stato progettato un “avvolgifilo” inferiore che ha tirato e raccolto il filo fino al completo disfacimento.
Ti è piaciuta la realizzazione delle vetrine di CP Company? Se sei interessato alle installazioni temporanee, Manaly è a disposizione, contattaci!
Evento di Natale Aziendale: 5 strategie per renderlo indimenticabile
L'organizzazione di un evento di Natale aziendale richiede una meticolosa attenzione ai dettagli e una pianificazione accurata. In questo articolo, esploreremo cinque elementi chiave che contribuiranno al successo del tuo evento aziendale. Continua a leggere l’articolo per scoprire di più su questo tema!
Scenografia di Natale: creare un'atmosfera magica
La progettazione di una scenografia natalizia può trasformare radicalmente l'evento, creando un'atmosfera magica e coinvolgente che si intreccia con lo spirito festivo. Investire in decorazioni aziendali personalizzate, come alberi di Natale con i colori e luci del marchio, non solo crea un ambiente festoso ma rafforza anche l'identità aziendale, promuovendo un senso di appartenenza tra i dipendenti.
Scegliere la location perfetta per il tuo evento di Natale aziendale
La scelta della location è cruciale per un evento di Natale aziendale di successo. Una location strategica può migliorare l'esperienza complessiva, offrendo spazi versatili per attività e promuovendo l'interazione tra i partecipanti. Si può pensare di organizzare l'evento direttamente presso la sede aziendale, purché la struttura sia adeguata. In alternativa, si può scegliere un'altra location che fornisca servizi di catering di alta qualità, garantendo così un'esperienza culinaria indimenticabile.
Un dettaglio a sorpresa
Oltre a una scenografia accattivante e a una location adatta, un tocco a sorpresa rende l'evento di Natale aziendale davvero speciale. Introdurre intrattenimenti a tema natalizio o invitare ospiti speciali, sorprenderà positivamente i partecipanti. Questo elemento inaspettato non solo renderà l'evento indimenticabile ma contribuirà anche a creare un'atmosfera di gioia e condivisione tra i colleghi.
Ad esempio, una performance live a sorpresa con artisti o il coinvolgimento dei dipendenti in attività interattive a tema possono valorizzare il tuo evento.
Family Day per un Natale aziendale inclusivo
Un'opzione innovativa per rendere l'evento ancora più speciale è l'organizzazione di un Family Day. Coinvolgere non solo i dipendenti ma anche le loro famiglie crea un'atmosfera di festa calorosa.
Un esempio tangibile di successo è il Family Day organizzato da Manaly per l'azienda 3B spa. Questo evento ha offerto attività ricreative per tutte le fasce d'età, creando un'esperienza condivisa che ha trasmesso i valori aziendali e consolidato l'identità aziendale tra i dipendenti.
Clicca qui per scoprire di più sull’evento di 3B spa!
L’importanza di un partner che trasforma le tue idee in realtà
La scelta di un partner che fornisca assistenza in tutte le fasi dell'evento, dal concept alla progettazione, dalla logistica alla realizzazione finale, è fondamentale per garantire il successo e la fluidità dell'esperienza. Un supporto completo significa avere un alleato affidabile che si prende cura di ogni dettaglio, dalla concezione creativa alla gestione pratica dell'evento. La presenza costante di un team esperto durante l'evento stesso assicura una risposta immediata a eventuali imprevisti, garantendo un'esperienza senza intoppi per tutti i partecipanti.
In questo contesto, Manaly si distingue come il partner ideale: con una solida esperienza di 40 anni nel settore degli eventi, offre un servizio completo che copre tutte le fasi di pianificazione ed esecuzione.
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Conclusione
In sintesi, organizzare un evento di Natale aziendale di successo richiede l’investimento di tempo ed energie in molte attenzioni che non solo rendono l'evento piacevole per i dipendenti ma contribuiscono anche a rafforzare il senso di appartenenza aziendale. L’obiettivo finale è che l'evento risulti un momento di festa e condivisione e che lasci un'impronta duratura nel ricordo di tutti.
Ti è stato utile questo articolo? Se sei interessato a realizzare un evento di Natale aziendale o se hai bisogno di informazioni su questo tema, Manaly è a disposizione, contattaci!
Manaly: 42 anni di successi creativi negli allestimenti fieristici
Il 15 ottobre ha segnato un momento significativo per Manaly: 42 anni di impegno, passione e innovazione nell'ambito degli allestimenti fieristici e degli eventi. Fondata su valori saldi e una missione proiettata verso il futuro, Manaly è cresciuta e si è evoluta, partendo da una visione condivisa di cooperazione e impegno territoriale.
42 anni negli allestimenti fieristici: viaggio attraverso l’archivio storico
La nostra storia è una testimonianza dell'evoluzione costante nel corso degli anni. Da un umile inizio di “tuttofare” alla realizzazione di spazi espositivi mozzafiato ed eventi su larga scala. Ogni tappa del nostro percorso riflette l'impegno a superare le aspettative dei nostri clienti.
Attraverso l'archivio storico di Manaly, è possibile immergersi nei momenti salienti che hanno definito il nostro percorso. Questo approfondimento storico fornisce una prospettiva unica sulle nostre radici, evidenziando come l'esperienza acquisita nel corso degli anni abbia reso Manaly un punto di riferimento nell'industria delle fiere e degli eventi.
Questo patrimonio storico e il percorso di crescita possono essere esplorati qui.
Valori che durano nel tempo
Nella celebrazione dei 42 anni di storia di Manaly, rivolgiamo lo sguardo al futuro senza mai dimenticare i principi cardine che ci hanno definito in questi decenni. La cooperazione occupa il primo posto nel nostro quadro di valori: condividiamo visioni e responsabilità, rafforzando le fondamenta del nostro successo attraverso la collaborazione.
Questa filosofia abbraccia anche la solidarietà intergenerazionale, l'accoglienza e l'integrazione dei giovani talenti nei processi decisionali, creativi ed operativi dell'azienda.
Infine, il nostro impegno verso il territorio e l'ambiente è un elemento tangibile all'interno della nostra missione, riflesso in pratiche sostenibili e supportato dalle nostre certificazioni PEFC e Legno Veneto.
Clicca qui per approfondire il nostro “chi siamo”.
L'Evento Caseus: celebrando la Storia del Formaggio Italiano
Anche quest’anno, la XIX edizione di Caseus si svolgerà nella prestigiosa Villa Contarini di Piazzola sul Brenta (PD), una delle più splendide dimore venete, rappresentando il perfetto connubio tra l'arte e la cultura enogastronomica.
Ma cos’è esattamente Caseus? E quale ruolo svolge Manaly in questo evento?
Cos’è l’evento Caseus?
Caseus, che significa “formaggio” in latino, è un omaggio alla maestria e alla passione dei produttori di formaggio italiani. Si tratta di un’opportunità unica per scoprire e assaporare alcuni dei migliori formaggi italiani, conoscere la storia che li circonda e comprendere l’importanza di questa prelibatezza nel contesto culinario italiano.
L'evento, ormai giunto alla sua 19ª edizione, riunisce grandi caseifici e piccoli produttori di malga, con una crescente presenza che ha portato a oltre 80.000 visitatori nel 2022 e la partecipazione di oltre 500 formaggi al concorso. Le due giornate (30 settembre e del 1° ottobre) saranno ricche di occasioni per gustare formaggi autentici, con degustazioni guidate, abbinamenti enogastronomici, incontri con i casari, masterclass e momenti di formazione e confronto. Il calendario di eventi si annuncia ancora più ampio rispetto all'anno precedente, con oltre 60 appuntamenti che hanno già registrato il tutto esaurito prima dell'apertura dell'evento.
Caseus: una storia di gusto e tradizione
Nel 2005, Caseus è stato fondato per onorare la storia di circa 3000 allevatori veneti che accudiscono i loro animali e che producono latte di alta qualità. Questi produttori ogni giorno consegnano il loro prezioso latte a caseifici regionali o lo trasformano direttamente. La tradizione si tramanda di generazione in generazione attraverso i casari, che imparano l'arte da coloro che li hanno preceduti, aggiungendo innovazione nel rispetto delle antiche pratiche.
L'evento Caseus offre una vetrina unica per i formaggi dei produttori veneti, inclusi caseifici, malghe, aziende agricole, stagionatori e affinatori. Dal 2022, l’evento ha ampliato il suo raggio d'azione, includendo tre percorsi espositivi distinti: Caseus Veneti, Caseus Italiae e Caseus Mundi, che accolgono produttori provenienti da altre regioni e paesi. Questa espansione rende l'evento ancora più diversificato e affascinante, unendo tradizione e innovazione nel mondo dei formaggi di alta qualità.
Il ruolo di Manaly a Caseus
Manaly, in collaborazione con CD10, ha seguito la progettazione e l'allestimento dello stand di Veneto Agricoltura e delle società controllate CSQA, Bioagro e Intermizoo sia nell'edizione di quest'anno che in quella dell'anno precedente.
Il progetto si è basato sull'analisi della tradizionale architettura veneta per reinterpretarla in chiave sostenibile e contemporanea. Ciò ha portato alla creazione di casette di legno che, posizionate strategicamente, evocano l'immagine di un villaggio rurale veneto. L'attenzione principale è rivolta alla valorizzazione del patrimonio culturale, con l'uso di legno certificato PEFC e Legno Veneto proveniente da foreste gestite in modo sostenibile nella regione stessa. Manaly ha collaborato con Veneto Agricoltura per la realizzazione di queste strutture indipendenti, che possono essere riutilizzate per rappresentare la cultura veneta in diverse occasioni, sottolineando la sostenibilità e l'autenticità dei prodotti locali.
Vuoi scoprire di più sul progetto? Clicca qui e leggi il racconto completo!
La Biennale di Venezia: un viaggio nell'Arte e nel Design contemporaneo
La Biennale di Venezia è uno degli eventi culturali più prestigiosi e longevi al mondo, che attira appassionati d'arte, artisti e critici da ogni angolo del pianeta. Questa manifestazione internazionale, conosciuta anche come la Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, ha una storia lunga oltre un secolo e ha lasciato un'impronta significativa nel panorama dell'arte contemporanea. In questo articolo, esploreremo la storia, le curiosità e l'aspetto attuale della Biennale di Venezia, mettendo l'accento sia sull'aspetto artistico che su quello tecnico e di design.
Storia della Biennale di Venezia
La Biennale di Venezia è stata fondata nel 1895 come una mostra d'arte per promuovere l'arte e la cultura italiana. Inizialmente, l'evento era incentrato solo sulle arti visive, ma nel corso degli anni si è espanso per includere altre discipline, come l'architettura, il cinema, il teatro e la danza. Il suo scopo era quello di creare un ponte tra artisti e il pubblico, offrendo una piattaforma per l'esposizione delle opere più innovative dell'epoca.
Curiosità sulla Biennale di Venezia
Una delle curiosità più affascinanti della Biennale di Venezia è il suo sistema di partecipazione e selezione. Ogni paese organizza una propria rappresentanza nazionale e seleziona gli artisti da inviare alla Biennale. Questa caratteristica rende l'evento un vero e proprio trionfo di diverse culture e visioni artistiche, permettendo ai visitatori di immergersi in una varietà di espressioni artistiche provenienti da tutto il mondo.
Un altro aspetto interessante è la premiazione dei migliori artisti. La Giuria internazionale assegna premi come il Leone d'Oro per la migliore partecipazione nazionale e il Leone d'Oro per il miglior artista dell'esposizione. Questi riconoscimenti sono ambiti e spesso fanno guadagnare fama e prestigio agli artisti vincitori.
La Biennale di Venezia oggi
Oggi, la Biennale di Venezia è diventata un grande evento con molteplici sedi e una vasta gamma di discipline artistiche rappresentate. Le mostre sono ospitate in vari padiglioni, spazi espositivi e teatri in tutta la città di Venezia. Artisti emergenti e celebrità internazionali si mescolano tra le opere, creando una vivace atmosfera di scambio culturale.
Un altro aspetto rilevante dell'attuale Biennale di Venezia è l'integrazione delle tecnologie e del design nell'arte. Molti artisti contemporanei utilizzano l'innovazione tecnologica come parte integrante delle loro opere, creando installazioni interattive e opere multimediali che coinvolgono il pubblico in un modo completamente nuovo.
Il design degli spazi espositivi stessi gioca un ruolo cruciale nell'esperienza complessiva della Biennale. Gli architetti e i designer sono chiamati a creare ambienti che esaltino le opere d'arte e offrano al pubblico una cornice suggestiva per apprezzare le opere in mostra. L'armonia tra l'arte e il design degli spazi è essenziale per creare una narrazione coerente e coinvolgente.
Nel 2021, Manaly ha curato l'allestimento del Padiglione del Cile alla Biennale di Architettura di Venezia, presentando un'opera straordinaria e raffinata. L'installazione consisteva in un volume di legno colorato di blu elettrico, dal carattere volutamente provvisorio, concepito come una sorta di "stanza delle meraviglie". Questo spazio ha raccolto ben 500 testimonianze, trasformate in altrettanti quadri, che illustravano momenti di vita quotidiana nel quartiere di José Maria Caro a Santiago del Cile. Quest’opera ha dimostrato come sia possibile restituire la storia di una comunità attraverso l'arte visiva, senza bisogno di molte parole scritte.
La Biennale di Venezia è molto più di una semplice mostra d'arte; rappresenta un momento fondamentale per l'arte contemporanea e offre una panoramica della creatività globale. Attraverso la sua lunga storia, ha saputo adattarsi e abbracciare nuove forme d'arte e nuove tecnologie, rimanendo una delle manifestazioni culturali più influenti e rispettate al mondo.
I materiali sostenibili preferiti dai designer di Manaly
L'industria del design si sta sempre più concentrando sulla sostenibilità ambientale, cercando di adottare materiali eco-friendly per ridurre l'impatto delle creazioni, soprattutto quelle temporanee, tipiche del nostro settore, destinate ad eventi, fiere e mostre ecc. Queste produzioni possono generare un notevole impatto ambientale a causa della produzione di rifiuti e del consumo energetico.
In questo articolo, esploreremo tre materiali sostenibili preferiti dai designer di Manaly e vedremo come l'utilizzo di queste innovative soluzioni stia rivoluzionando il settore fieristico.
Legno certificato PEFC e Legno Veneto
Il legno è da sempre uno dei materiali più utilizzati nel design e nell'architettura, ma la sua produzione può avere un impatto significativo sull'ambiente. Qui in Manaly, abbiamo abbracciato da anni la sostenibilità ambientale, tanto da entrare a far parte del Consorzio del Legno Veneto e, successivamente, ottenere la certificazione PEFC. Il PEFC garantisce che il legno provenga da foreste gestite in modo sostenibile, rispettando gli standard ambientali, sociali ed economici; il Legno Veneto, invece, è prodotto utilizzando esclusivamente alberi provenienti da foreste venete, riducendo al minimo il trasporto e l'impatto ambientale legato a questo processo. Quando possibile, grazie all'utilizzo di questi materiali sostenibili, i nostri designer creano strutture e arredi con una storia eco-friendly, contribuendo alla conservazione delle risorse naturali.
Un esempio tangibile si può trovare nel progetto realizzato per Veneto Agricoltura, in cui la tradizione è stata valorizzata tramite un approccio "green", dimostrando come sostenibilità, estetica e funzionalità possano coesistere armoniosamente con la natura. Leggi l’approfondimento qui!
Materiali sostenibili: muschio stabilizzato
Un altro materiale sostenibile utilizzato dai nostri designer è il muschio stabilizzato. Si tratta di una forma di vegetazione naturale che subisce un trattamento speciale per preservare la sua freschezza e morbidezza nel tempo, senza richiedere manutenzione o acqua. Il muschio stabilizzato non solo aggiunge un tocco naturale e biologico alle creazioni di design, ma è anche una scelta ecologica, poiché il processo di stabilizzazione impiega meno energia e risorse rispetto ad altre forme di conservazione della vegetazione. Questo materiale unico è ideale per pareti verdi, pannelli decorativi e allestimenti interni, creando un ambiente rilassante e naturale senza sacrificare il benessere dell'ecosistema.
Manaly lo ha utilizzato sapientemente e in modo creativo in più occasioni. Due esempi sono lo stand di CTS presso la fiera ITMA di Milano e lo stand di HGears ad Eurobike.
Clicca qui per vedere lo stand di CTS e leggi l’approfondimento di HGears qui!
Linoleum
Il linoleum è un'altra scelta tra i materiali sostenibili amato dai designer di Manaly per la sua sostenibilità e versatilità. A differenza della plastica e di altri materiali sintetici, il linoleum è realizzato principalmente da materie prime naturali, come olio di lino, resine, polvere di sughero e pigmenti naturali. Questo materiale biodegradabile è una scelta ecologica per pavimenti e rivestimenti, poiché non rilascia sostanze nocive nell'ambiente e richiede meno energia nella sua produzione rispetto a materiali sintetici simili. Inoltre, il linoleum offre una vasta gamma di colori e finiture, permettendo ai designer di creare soluzioni estetiche sostenibili senza compromettere lo stile e la funzionalità.
Il pavimento del pop-up di Zara realizzato in occasione del Fuorisalone di Milano, in cui i temi principali erano le innovazioni del marchio in ottica sostenibile, è stato creato proprio con il Linoleum. Leggi l’approfondimento qui!
I materiali appena descritti sono solo alcuni esempi di come la sostenibilità può essere integrata nel processo creativo. La scelta di utilizzarli per i nostri stand dimostra come il design sostenibile possa essere una forza trainante per un futuro migliore, in cui bellezza ed etica si uniscono per creare un ambiente più sano e rispettoso del pianeta.
Vuoi maggiori informazioni sui materiali sostenibili? Contattaci!
Riscoprire il passato per costruire il futuro: il valore del museo d’impresa e l'Heritage Marketing
In Italia, il concetto di “museo d’impresa” ha preso vita negli anni '60, quando aziende come Pirelli, Martini, Richard Ginori e Alfa Romeo hanno iniziato a creare collezioni e archivi aziendali, successivamente trasformati in musei aziendali. Da allora, sono emersi altri importanti musei come l'archivio storico Barilla, l'archivio dell'Eni, il museo Alessi, il museo Salvatore Ferragamo, la Centrale dell'Acqua di Milano, i musei aziendali di Kartell, Piaggio, Ferrari e Campari.
Ma cos’è un museo d’impresa e qual è il suo scopo? Leggi l’articolo per saperne di più!
Che cos’è un museo d’impresa?
Un museo d'impresa è un’istituzione culturale che si concentra sulla storia e lo sviluppo di un'azienda o di un settore industriale specifico. Attraverso mostre, esposizioni e collezioni permanenti, un museo d'impresa racconta la storia e l'evoluzione di un'organizzazione imprenditoriale.
Questa tipologia di museo offre una prospettiva unica sulle imprese e le industrie, permettendo ai visitatori di esplorare i cambiamenti, l'evoluzione delle tecnologie e le trasformazioni sociali ed economiche legate all'attività aziendale. Spesso, un museo d'impresa è affiliato a un'azienda specifica o a un gruppo di imprese che condividono una storia comune o un settore di attività.
Le mostre all’interno possono includere oggetti storici, documenti, fotografie, macchinari, prototipi, prodotti e materiali promozionali. Attraverso l'uso di multimedialità, video, testimonianze e narrazioni interattive, il museo d'impresa rende la storia aziendale accessibile e coinvolgente per il pubblico.
Museimpresa, l'Associazione Italiana Archivi e Musei d'Impresa, da oltre vent'anni riunisce archivi e musei di aziende italiane, alcune ancora in attività, altre no, creando un circuito di visite, eventi e incontri che li rende luoghi vivi. Attualmente, l'associazione conta oltre 100 musei e archivi di grandi, medie e piccole imprese italiane… un autentico racconto del Made in Italy di cui essere orgogliosi!
Quali benefici apporta un museo d’impresa all’azienda?
Un museo d'impresa ha molteplici finalità. Vediamole insieme!
- Preserva e promuove il patrimonio industriale e aziendale, consentendo alle persone di esplorare la storia e l'evoluzione delle imprese e delle industrie.
- Svolge un ruolo educativo, offrendo opportunità di apprendimento e stimolando la curiosità sul mondo imprenditoriale.
- È uno strumento di Heritage Marketing, una strategia di marketing che utilizza la storia e il patrimonio di un'azienda per creare un legame emotivo con i consumatori. Il museo d'impresa può essere considerato una componente chiave di questa strategia, poiché mostra l'autenticità e l'eredità dell'azienda, creando una connessione tra il passato, il presente e il futuro. Attraverso l'Heritage Marketing, le imprese possono sfruttare la loro storia e il loro patrimonio per costruire una reputazione positiva, aumentare la fiducia dei consumatori e differenziarsi dalla concorrenza.
La top 5 dei musei d’impresa italiani
Museo Branca: questo museo racconta la ricetta del famoso liquore di erbe provenienti da quattro continenti. È ospitato nello storico stabilimento ancora in funzione, rappresentando un unico esempio di azienda operante nel cuore di Milano.
Museo Ducati: questo museo intreccia la storia del motociclismo con quella del paese in un coinvolgente percorso. Le sette sale multimediali presentano un casco rosso, simbolo dello spazio, che ospita anche conferenze. I percorsi del museo includono la storia delle moto Ducati di serie e il loro contesto socio-culturale, le moto da corsa con i relativi trofei e un percorso dedicato ai momenti significativi dell'azienda. Su prenotazione, è possibile visitare lo stabilimento di Borgo Panigale, dove i visitatori possono osservare gli assemblaggi, i test e il famoso reparto corse.
Galleria Campari: si tratta di un museo interattivo e multimediale, situato all’interno della palazzina Liberty di Sesto San Giovanni, ovvero la prima autentica fabbrica Campari, realizzata nel 1904 da Davide Campari. Un patrimonio aziendale digitalizzato e in un giacimento culturale poliedrico che supera le 3.500 opere tra quelle su carta.
Museo Lavazza: a Torino, lo spazio Lavazza permette di intraprendere un viaggio sensoriale-emotivo nella cultura globale del caffè, anche con il supporto della prima tazzina da caffè intelligente che permette di attivare installazioni e contenuti multimediali e di memorizzare il percorso interattivo del visitatore. Nel museo, intimo ed evocativo, si ripercorrono le tappe principali che hanno segnato oltre 120 anni di storia dell’azienda.
Museo della Liquirizia: a Rossano, in provincia di Cosenza, si trova l'Amarelli, un'azienda italiana con una storia che si estende per diversi secoli. Questo museo racconta i quattrocento anni di produzione della liquirizia e le undici generazioni che hanno contribuito alla sua tradizione. Nel XIX secolo, la Calabria vantava un distretto industriale con oltre 80 aziende legate a questa pianta.
Foto prese da Museimpresa.
Manaly torna a fare parte di Legacoop
Siamo entusiasti di annunciare il ritorno di Manaly, nell’associazione Legacoop, la Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue. Dopo tanti anni di esperienza e successi indipendenti, la scelta di Manaly associarsi nuovamente dimostra il valore di unirsi alla Lega e cogliere le opportunità che essa offre.
Chi è Legacoop e cosa fa?
Legacoop è un'associazione che si impegna da 125 anni a sostenere in modo dinamico ed efficace il protagonismo economico, sociale e civile delle imprese cooperative. Attualmente, Legacoop riunisce oltre 15.000 imprese cooperative presenti in tutte le regioni del nostro Paese e in diversi settori, con l'obiettivo di creare sviluppo e ricchezza, ponendo sempre al centro le persone e il territorio.
L'associazione sviluppa una vasta gamma di servizi e progetti volti a promuovere la nascita e la crescita di imprese cooperative. Inoltre, Legacoop si impegna a diffondere la cultura cooperativa, valorizzando i suoi principi distintivi e sostenendo il ruolo economico, sociale e civile delle imprese cooperative attraverso attività di rappresentanza. L'obiettivo principale è quello di rispondere alle esigenze delle persone, che costituiscono il nucleo delle imprese cooperative.
Vantaggi dell'appartenenza a Legacoop
Essere parte di una grande organizzazione come Legacoop significa avere una voce più forte e un peso maggiore nell'affrontare le sfide del settore. I suoi membri, inoltre, possono beneficiare di agevolazioni fiscali, accesso a finanziamenti agevolati e partecipazione a progetti e bandi specifici.
Legacoop consente alle cooperative di entrare in contatto con altre imprese cooperative, creando opportunità di networking e collaborazione. Questa rete può favorire lo scambio di conoscenze, l’apprendimento reciproco e la condivisione delle migliori pratiche.
Infine, l’associazione organizza programmi di formazione e sviluppo professionale per i membri (tra cui gestione, leadership, sostenibilità, innovazione e responsabilità sociale), consentendo loro di acquisire competenze e conoscenze specifiche per gestire con successo le cooperative.
Tutto ciò contribuisce, quindi, a migliorare la competitività delle aziende cooperative e a favorirne la crescita sostenibile nel lungo termine.
Manaly: il valore della rete cooperativa
La cooperazione è al centro della filosofia di Legacoop e rappresenta un valore fondamentale per le aziende che ne fanno parte. Lavorare insieme per il raggiungimento di obiettivi comuni porta benefici a livello individuale e collettivo. L'etica cooperativa promuove la trasparenza, l'equità e la partecipazione democratica, creando un ambiente di lavoro inclusivo e responsabile.
Manaly da sempre valorizza le persone e il rispetto per l'ambiente come temi centrali della cooperativa, creando un vantaggio competitivo nella fidelizzazione dei clienti e nell'affrontare progetti complessi. La cooperativa ha avviato una nuova fase dal 2009, investendo in tecnologia e cultura per accelerare la crescita. Ma non solo, Manaly è una realtà moderna che crede ed investe nelle persone, assumendo giovani e integrandoli nei processi decisionali, creativi ed operativi dell'azienda per costruire il futuro dell'impresa.
La decisione di tornare a fare parte di Legacoop riflette l’impegno di Manaly nel promuovere i valori cooperativi. Questa sinergia le consentirà di beneficiare delle risorse e delle opportunità offerte da Legacoop, contribuendo allo stesso tempo alla crescita e al rafforzamento dell’intero movimento cooperativo.
L'evoluzione del Salone del Mobile: dalla fiera del mobile a hub internazionale del design
Nato a Milano nel 1961 con l'obiettivo di promuovere le esportazioni italiane dell’industria dell’arredo e dei suoi complementi, il Salone del Mobile è diventato una manifestazione di riferimento a livello internazionale per il settore del design e dell'arredamento. Con oltre sessant'anni di storia, il Salone ha saputo evolversi e adattarsi alle esigenze del mercato, rappresentando ogni anno un'opportunità unica per scoprire le ultime tendenze e i protagonisti più interessanti del settore.
Ma come si è evoluto nel corso degli anni? Continua a leggere per scoprire di più sul Salone del Mobile di MIlano!
Salone del Mobile di Milano: la storia
L'Italia uscì dalla Seconda Guerra Mondiale con una forte spinta alla ricostruzione edilizia per far fronte ai segni pesanti che il lungo conflitto aveva lasciato sulle città e sul territorio nazionale. Era necessario costruire nuove abitazioni e grandi edifici che richiedevano anche l'arredamento.
Nel 1960, la storica esposizione di Colonia dedicata alla casa e all'arredamento, "Koelnmesse", riaprì in Germania, dando spunto agli imprenditori italiani. L'anno successivo, nel 1961, venne inaugurata la prima edizione del Salone del Mobile a Milano, con la partecipazione di 328 aziende e 12.100 visitatori, di cui 800 provenivano dall’estero.
Da allora, il Salone Internazionale del Mobile è diventato la manifestazione internazionale di riferimento per il settore dell'arredo e del design, superando i confini nazionali dal 1967 e diventando il primo salone al mondo nel 1994.
Il Salone del Mobile oggi
Il Salone del Mobile di Milano è un evento che si svolge ogni anno ad aprile insieme ad altre esposizioni biennali come Euroluce, EuroCucina e il Salone Internazionale del Bagno e annuali come il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo e Workplace3.0.
FTK (Technology For the Kitchen) e S.Project sono eventi collaterali dedicati a prodotti di design, alle soluzioni decorative e alle tecniche per l’arredo.
Nel quartiere di FieraMilano a Rho, questi eventi occupano una superficie netta di quasi 210.000 metri quadrati e rappresentano ogni anno oltre 2.300 tra le più dinamiche e creative aziende del mercato mondiale.
Dal 1998, anche il SaloneSatellite (meglio conosciuto come FuoriSalone) è diventato un trampolino di lancio per i giovani designer e un punto di riferimento per le aziende alla ricerca di nuovi talenti.
Come è andata la 61° edizione?
Il Salone del Mobile di Milano ormai si è lasciato alle spalle la pandemia, visto il successo di quest’ultima edizione (aprile 2023). Ha attirato, infatti, 307.418 visitatori in sei giorni, un aumento del 15% rispetto al 2022 e un graduale ritorno ai livelli pre-Covid. Più di 2.000 brand espositori sono stati presenti, con il 34% proveniente da 37 Paesi diversi, tra cui 550 giovani designer da 31 Paesi e 28 Scuole e Università di design da 18 nazioni. La Cina è tornata ad essere il primo Paese ospite dell'evento dopo l'Italia, seguita da Germania, Francia, Stati Uniti, Spagna, Brasile e India a pari merito.
Questi numeri dimostrano l'importanza internazionale della manifestazione milanese, che è un punto di riferimento per il mondo del design, come affermato anche dalla presidente Maria Porro.
In conclusione, possiamo dire che il successo del Salone del Mobile di Milano deriva dalla solida rete industriale alla sua base, unita alla qualità dei progetti che promuovono la sostenibilità e l'eccellenza di forma e contenuto. Inoltre, esso si distingue per la capacità di fare sistema, formare i giovani e sfruttare l'eccezionale meccanismo integrato di comunicazione e cultura che caratterizza la metropoli ambrosiana e il territorio circostante.
Noi di Manaly siamo stati orgogliosi di aver seguito progetti sia al Salone che al FuoriSalone e non vediamo l'ora che arrivi la prossima edizione del 2024!
La storia della fiera: un racconto di continuità e innovazione
L’evento fieristico esiste da secoli e, negli anni, è stato uno strumento importante per la promozione del commercio e dell'industria. Ma facciamo un passo indietro: qual è la storia della fiera? E come si è evoluta nel tempo?
Continua a leggere l’articolo per scoprire di più!
Prima di iniziare, è necessario menzionare l'origine etimologica del termine "fiera", che deriva dal latino tardo “fĕria” e richiama l'idea di un giorno di festa e di svago. Nel corso dei secoli, il significato si è evoluto, assumendo l'accezione di "convegno di venditori e compratori".
Storia della fiera: le origini
Sebbene si cominci a parlare di fiere nel Medioevo, è interessante notare che l'idea di un evento commerciale simile esisteva già al tempo dei Romani, anche se con uno scopo diverso da quello attuale. Gli antichi Romani, infatti, si riunivano nei giorni di festa per assistere a spettacoli e altri eventi.
Tuttavia, a partire dall'anno Mille (conosciuto anche come l'età della rivoluzione commerciale), iniziarono a svilupparsi i mercati regionali nelle città più importanti, tra cui le fiere. Questi eventi si tenevano con regolarità e in giorni prestabiliti, diventando un'occasione molto attesa dai mercanti, che facevano giungere le loro merci appositamente per l'occasione e ne approfittavano per acquistare ciò di cui avevano bisogno. Alle fiere medievali giungevano mercanzie da tutta l'Europa, come tessuti, vino, grano, lana e sale, rendendo queste fiere un luogo di grande scambio commerciale e di incontro tra le persone provenienti da diverse parti del continente.
Storia della fiera: la svolta
Con la scoperta dell’America nel 1492, l’interesse per le fiere si ampliò considerevolmente, focalizzandosi soprattutto sui metalli preziosi provenienti dalle nuove terre scoperte. Nel 1600, Lipsia ospitò le fiere più famose, attirando un flusso di merci e di persone talmente vasto che la città fu costretta ad ampliare la propria cerchia muraria in varie occasioni. Verso il 1800 però, le fiere internazionali persero gradualmente di importanza, cedendo il posto alle esposizioni universali.
Ma è indubbiamente il 1851 a rappresentare un anno fondamentale nella storia della fiera, con la tenuta del primo Expo a Londra. L’evento ebbe luogo presso il Crystal Palace in Hyde Park e venne denominato formalmente Great Exhibition of the Works of Industry of all Nations. Fu l’occasione per esporre i nuovi prodotti, i macchinari industriali all’avanguardia e i primi campioni, unendo le necessità commerciali a quelle di ricerca e innovazione. L’Expo di Londra rappresentò un modello innovativo e di successo, che in seguito sarebbe stato seguito da molte altre esposizioni universali in tutto il mondo.
La fiera in età moderna
Con l'avvento dell'età moderna, si è assistito alla nascita del modello fieristico che conosciamo oggi grazie alla sua settorializzazione. Grazie a questo approccio, sono state create esposizioni dedicate a specifici settori, come la tecnologia, la scienza, l'agroalimentare e molti altri ancora.
È stato proprio nel XX secolo che questo modello fieristico è stato ulteriormente sviluppato, grazie alla creazione delle prime compagnie specializzate nell'organizzazione e nella gestione di eventi fieristici, nonché di strutture permanenti appositamente destinate ad accogliere queste manifestazioni.
Le tipologie di fiera oggi
Oggi esistono svariate tipologie di esposizioni, tre sono le principali. Vediamole insieme!
- Fiera popolare: un appuntamento di folklore, dove le bancarelle si snodano per le vie e le piazze del centro storico, la cui partecipazione è spinta dalla curiosità e dall’affetto verso una tradizione.
- Fiera campionaria: vengono esposti solo i campioni delle merci con lo scopo di prendere eventuali ordinazioni e interessa soprattutto operatori di settori specifici.
- Fiera settoriale: una fiera di piccole o grandi dimensioni, sia per superficie espositiva, che per numero di espositori e visitatori. Una caratteristica di questa tipologia di fiere è la presenza sia di produttori che di commercianti tra gli espositori. I settori che rientrano in questi tipi di fiere sono: auto e moto, biologico, fotografia, fumettistica, nautica ed elettronica.
Per concludere, la storia della fiera è in continua evoluzione e, oggi, possiamo aggiungere un nuovo tassello: basta pensare a come il covid abbia cambiato alcune dinamiche. L’interruzione delle attività ha provocato un calo di fatturato, ma allo stesso tempo ha favorito il cambiamento. Infatti, molte iniziative non sono state annullate ma trasferite su piattaforme digitali.
Noi di Manaly siamo pronti ad affrontare le sfide del cambiamento, come abbiamo sempre fatto, al fine di soddisfare al meglio le esigenze dei nostri clienti