Il Protocollo AEFI-ASAL: un design più green anche negli allestimenti

Al giorno d’oggi, i problemi legati al cambiamento climatico e la consapevolezza che le risorse del pianeta non sono infinite, ci indicano la sostenibilità non più come un optional, ma come una strada obbligatoria da percorrere.

Gli allestimenti, spesso temporanei e utilizzati per eventi come fiere, mostre e concerti, hanno un impatto significativo sull'ambiente a causa della produzione di rifiuti e del consumo di energia. Per ridurre l'impatto negativo sull'ambiente, è importante adottare quindi pratiche sostenibili durante la loro progettazione e la loro realizzazione.

Tra le ultime novità in merito a questo tema, rientra il Protocollo AEFI-ASAL di FederlegnoArredo.

Cos’è il Protocollo AEFI-ASAL?

Il Protocollo AEFI-ASAL di FederlegnoArredo “Linee guida allestimenti e integrazioni dei regolamenti tecnici di quartiere”, è un documento che stabilisce le linee guida per la sicurezza e la salvaguardia della salute nell'utilizzo dei prodotti per l'arredamento. Questo protocollo è stato sviluppato dalla Commissione Tecnica di Aefi (Associazione esposizioni e fiere italiane) con l’Asal, Associazione di categoria del settore allestimenti aderenti a Federlegno-arredo.

A chi sono destinate queste linee guida e che temi affrontano?

Il Protocollo AEFI-ASAL è destinato a produttori, distributori, installatori e utenti finali dei prodotti per l'arredamento e si concentra sui rischi associati all'utilizzo dei prodotti del settore, come la stabilità dei mobili, la sicurezza dei componenti, l'etichettatura e la segnalazione dei pericoli e la conformità ai requisiti di sicurezza durante la fase di progettazione, produzione, trasporto e montaggio.

I principi su cui basarsi sono quelli del “design for disassembly”, ossia modalità di progettazione iniziali che permettono uno smontaggio finale più semplice da effettuare. In particolare, si deve mirare alla facilità di separare i diversi materiali e riciclarli o smaltirli nel modo corretto in un momento successivo. 

Qual è l’obiettivo del Protocollo AEFI-ASAL?

L’obiettivo è quello di abbandonare il concetto di economia lineare e adottare un approccio circolare perché i rifiuti vengano ridotti al minimo e le risorse vengano riutilizzate efficientemente. Qui rientra l’obbligo da parte degli espositori/allestitori di gestire correttamente o avviare a impianti di recupero smaltimento, i rifiuti prodotti durante l’attività.

Ma non solo… lo scopo è anche quello di rendere gli allestimenti temporanei sempre più architetture complete e complesse, che valorizzano al meglio il Made in Italy in esposizione.

In conclusione,  gli allestimenti possono avere un impatto significativo sull'ambiente, ma attraverso pratiche sostenibili e una maggiore consapevolezza, possiamo ridurre questo impatto e contribuire a un futuro più sostenibile per tutti. Il Protocollo AEFI-ASAL di FederlegnoArredo rappresenta, infatti, un importante passo avanti per la sicurezza e la salvaguardia della salute nell'utilizzo dei prodotti in tutte le fasi di realizzazione degli spazi espositivi.

Manaly, da sempre è vicina a temi di sostenibilità e si impegna quotidianamente nel rispetto delle risorse il nostro pianeta ci offre: le certificazioni PEFC e Legno Veneto sono solo alcune dimostrazioni della nostra premura. Nel protocollo Manaly vede innovazione, sicurezza e sostenibilità, ed è entusiasta di questo nuovo metodo di lavoro, coordinato e condiviso tra i quartieri fieristici e gli allestitori, che accelera la transizione ecologica.

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Vicenzaoro: storia di una fiera dal respiro internazionale

Vicenza, anche conosciuta come “città dell’oro”, si dà il caso che sia un vero e proprio gioiello.

La nostra città può già vantare una buona fama per essere la culla del Palladio… ma le architetture di quest’ultimo non sono le uniche perle che ama sfoggiare. Essa, negli anni, è diventata famosa per la Fiera dell’Oro (Vicenzaoro), un evento di respiro internazionale, punto di riferimento per i settori dell'oreficeria e della gioielleria.

Continua a leggere l’articolo per scoprire di più su Vicenzaoro!

Vicenzaoro tra storia e tradizione

Secondo la tradizione, risalgono già al 1300 le prime documentazioni riguardo la prosperità della produzione orafa vicentina (precisamente al 1399, ovvero l'atto di costituzione della Fraglia degli Orafi di Vicenza che allora raggruppava ben 150 artigiani).  

Ai tempi, la bravura degli orafi vicentini veniva già apprezzata dai nobili veneziani e dalla Chiesa che, periodicamente, commissionava loro la realizzazione di manufatti preziosissimi. Grazie all'innalzarsi della richiesta, la produzione orafa vicentina iniziò a evolversi facendo in modo che le botteghe di Vicenza e Bassano del Grappa si moltiplicassero. 

Il decollo del settore avvenne, però, nel 1800 quando accanto ai laboratori artigiani, iniziarono a nascere vere e proprie aziende, di piccole dimensioni e, generalmente, a conduzione familiare. A loro va infatti attribuito il merito di aver saputo proiettare nel futuro questa arte, raggiungendo altissimi livelli di lavorazione e rimanendo nel tempo sempre al massimo della creatività. Una tradizione secolare, quindi, dall’artigiano all’industria che ha conferito a Vicenza il titolo di “città dell’oro” e una fama internazionale. 

Attualmente Vicenza produce un terzo dell’intera lavorazione orafa italiana!

Vicenzaoro oggi

Da diversi anni, Vicenzaoro è la fiera del settore orafo più importante in Italia e all’estero. A conferma del suo successo ci sono i numeri: oltre 1.300 brand provenienti da 35 Paesi, mantenendo sempre al centro la tradizione orafa di questa città e diventandone la sua più moderna evoluzione.

La conseguenza inevitabile è stata che Vicenza è diventata anche la casa del primo Museo del Gioiello in Italia (uno dei pochi al mondo!), che trova la sua collocazione nella Basilica Palladiana, realizzato da Exhibition Group Spa con il supporto del Comune di Vicenza.

Edizione gennaio 2023 - la ripartenza vera e propria

L’arrivo del covid ha colpito tutto il settore fieristico, compresa la fiera dell’oro: nel 2020 sono saltate entrambe le edizioni e sono invece ripartite da settembre 2021, ma con determinate misure e restrizioni da rispettare.

Dal punto di vista dell’allestimento, possiamo dire che la ripartenza vera e propria si è vista dall’edizione che si è appena conclusa in quanto per le tre edizioni post-pandemia (settembre 2021 - marzo 2022 - settembre 2022) gli stand realizzati erano stand preallestiti (per andare incontro alle difficoltà del periodo), mentre per questa prima edizione del 2023 gli stand sono tornati ad essere personalizzati.

Noi di Manaly abbiamo seguito la realizzazione di 9 stand e alcune aree comuni della fiera. Questo ha comportato un grande lavoro di progettazione ma anche uno di programmazione e gestione interna, in quanto tutti gli stand appartenevano allo stesso evento. (Guarda e lascia un cuore al nostro reel riassuntivo nella nostra pagina instagram!)

La fiera, come sempre, ha raggiunto il tutto esaurito riempiendo tutti i padiglioni e confermando tutti i maggiori espositori nazionali e internazionali.

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